Stanislav Grof ha dimostrato e sperimentato con il suo lavoro l’esistenza degli archetipi.
L’esistenza di un cosmo animato
Abbiamo visto che le esperienze transpersonali non possono essere liquidate come prodotti psicotici ma anzi consentono di accedere a nuove informazioni su vari aspetti dell’esistenza. Esse rivelano un cosmo animato, permeato di coscienza e di intelligenza cosmica creativa. L’universo è una rete unificata di eventi di coscienza permeata di intelligenza superiore. Tali eventi riflettono un ordine più alto.
La psiche individuale umana non ha confini ed è collegata a tutto l’esistente. Così viene confermato il principio fondamentale di molti sistemi esoterici, compresa l’astrologia, che il microcosmo rispecchia il macrocosmo.
Archetipi e astrologia
La tesi fondamentale dell’astrologia è che il cosmo è la creatura di un’intelligenza superiore, che si basa su un progetto inconcepibilmente complicato e rispecchia uno scopo e un’ordine superiori.
Infatti il significato originale della parola greca kosmos indica il mondo come un sistema ordinato in modo comprensibile, secondo modelli. Esso è collegato coerentemente con l’umanità come parte integrante del tutto.
La vita umana segue una traiettoria preordinata che può essere intuita almeno in parte perchè è sintonizzata sui movimenti dei corpi celesti.
Il pensiero astrologico presuppone l’esistenza di archetipi, principi primordiali senza tempo, che stanno alla base, permeano e formano la sostanza del mondo materiale.
Inconscio collettivo, archetipi e sincronicità
L’esistenza dell’inconscio collettivo è stata dimostrata da C.G.Jung e dai suoi seguaci anni prima delle ricerche psichedeliche. Non è necessaria alcuna sostanza psichedelica. Queste esperienze di approccio all’inconscio collettivo e agli archetipi possono essere ottenute grazie a pratiche meditative, musica e danza, esercizi di respirazione.
Le esperienze che hanno origine in livelli più profondi della psiche hanno una qualità che Jung chiamò “numinosità”. E’ un regno che appartiene ad un ordine di realtà superiore, che è considerato sacro e totalmente differente dal mondo materiale.
L’esistenza di dimensioni invisibili nascoste dalla realtà è un’idea estranea alla scienza materialistica, a meno che esse non possano essere rese visibili con strumenti che ampliano la gamma dei nostri sensi, come per esempio il telescopio.
Gli archetipi non sono confinati nel cervello umano, ma agiscono da ambiti trascendentali, ed esercitano un’influenza sincronicistica sia sulla psiche degli individui, sia sugli eventi del mondo fisico.
definizione di archetipo
La tendenza all’interpretazione del mondo secondo principi archetipici sorse per la prima volta nell’antica Grecia e fu una delle caratteristiche più straordinarie della filosofia e della cultura greca.
Nell’epica omerica essi assunsero la forma di figure mitologiche personificate, come gli dei. Nella filosofia platonica e socratica vengono descritti come puri principi metafisici, le Idee o le Forme. Essi possedevano una propria esistenza indipendente, in un ambito inaccessibile ai normali sensi umani.
Jung introdusse il concetto di archetipi nella psicologia moderna, descrivendoli soprattutto come principi psicologici o modelli organizzativi primordiali della psiche.
“Gli archetipi sono principi cosmici primordiali senza tempo che sottendono, informano e formano il tessuto del mondo materiale”. (Jung 1959)
Archetipi e sincronicità
L’analisi di Jung dei sogni e dei sintomi dei suoi clienti, così come il suo studio della mitologia mondiale, dell’arte, della religione comparata e della vita rituale delle culture native hanno portato prove convincenti dell’esistenza dell’inconscio collettivo e della realtà ontologica degli archetipi come principi guida.
Tuttavia, la comprensione di Jung della natura e della funzione degli archetipi cambiò radicalmente nel corso della sua vita. Nei suoi primi lavori, li vedeva come fenomeni transindividuali ma essenzialmente intrapsichici. Egli credeva che appartenessero alla psiche umana e spesso li comparava con gli istinti.
La scoperta della sincronicità
La tendenza a pensare in termini di causalità è una delle ragioni del violento ripudio dell’astrologia. Se ragioniamo in termini di forze gravitazionali e di masse, l’influenza dei pianeti può sembrare una sciocchezza. Per comprendere l’astrologia dobbiamo pensare in termini sincronistici.
Quando si parla di correlazioni di esperienze ed eventi con movimenti e aspetti planetari non si intendono influenze causali. Il pensiero che sta alla base dell’astrologia suggerisce che, nello schema universale delle cose, i moti planetari e gli aspetti geometrici di questi sono correlati alle dinamiche archetipiche nascoste che plasmano gli eventi del mondo fenomenico.
Dato che i pianeti sono visibili, osservandoli si può arguire cosa sta succedendo nello stesso momento nel mondo degli archetipi.
teoria della sincronicità di Jung
C.G.Jung descrisse per la prima volta il principio di sincronicità come alternativa alla causalità lineare. La sincronicità è un principio di collegamento acasuale che si riferisce a significative coincidenze di eventi distanti nel tempo e/o nello spazio.
Egli era maggiormente attratto dalle cosiddette coincidenze della vita, in cui vari eventi esterni sono significativamente collegati a esperienze interne, come sogni, fantasie e visioni. La sincronicità può assumere varie forme. Alcune collegano gli individui agli eventi in luoghi separati, altre nel tempo.
Jung ricevette l’appoggio alla sua teoria della sincronicità anche da parte di due fisici, Albert Einstein e Wolfgang Pauli.
Il contributo di Grof
Archetipi, malattie e guarigione
archetipi e storia
corrispondenza tra esperienze perinatali e immagini archetipiche
sincronicità negli stati olotropici
In pratica meditativa, terapia psichedelica, lavoro di respirazione olotropica e crisi psicospirituali spontanee ( le cosiddette emergenze spirituali) i contenuti che sorgono dall’inconscio e dal superinconscio spesso entrano in interazione con vari aspetti della realtà. Ciò mette in discussione la distinzione che noi facciamo comunemente tra mondo interno ed esterno.
esempi di sincronicità di grof
Grof fa un esempio. L’incidenza di sincronicità nella vita di gente che sta sperimentando rinascita e integrazione conscia delle memorie della nascita biologica.
Quando il processo di esplorazione interna li porta vicino all’esperienza della morte dell’ego, pur senza che questa si completi, tali individui spesso si imbattono in situazioni di pericolo e incidenti. Da sottolineare che questi eventi sono causati da altre persone e non da tendenze autolesionistiche. Quando poi queste persone vivono nel loro processo interno la morte dell’ego e la rinascita spirituale, queste situazioni pericolose tendono a schiarirsi magicamente.
Sembra che a questo stadio di trasformazione personale l’individuo abbia a che fare col tema della distruzione, ma abbia la possibilità di viverla sia come processo interno che reale evento della vita.
Eventi sincronistici accompagnano spesso il rivivere di esperienze passate e anche il momento di confronto interiore con immagini archetipiche.
Quando le persone coinvolte in un intenso processo interiore hanno a che fare con i temi di Animus, Anima, Vecchio Saggio o Dea Madre Terribile, spesso compaiono nella loro vita degli esseri umani che rispecchiano queste figure in modo fedele.
Importanza del momento della nascita biologica
Il lavoro con gli stati olotropici ha dimostrato che il momento della nascita lascia conseguenze su condizioni mentali, vita emotiva e comportamento dell’individuo. Questa esperienza, interagendo con gli eventi postnatali, interviene sullo sviluppo di vari disordini emozionali e psicosomatici.
Lo schema complessivo della nostra nascita tende a riflettersi nel modo in cui trattiamo le vicende della vita e affrontiamo impegni e progetti importanti.
Queste osservazioni sono a sostegno dell’astrologia che attribuisce un grande significato al momento della nascita e alla forte traccia che lascia nella psiche di un individuo.
E sono collegate anche a un altro principio basilare dell’astrologia che definisce la relazione tra eventi di grande importanza e avvenimenti nella vita individuale. Questo suggerisce una correlazione tra i principali movimenti ed avvenimenti storici con le posizioni planetarie.
Stanislav Grof- Archetypes, Mythic Imagination, and Modern Society