Identità macrocosmo e microcosmo

Identità tra microcosmo e macrocosmo

Forse più di tante parole il concetto dell’identità tra microcosmo e macrocosmo è semplicemente ma perfettamente spiegato dalla frase di Shri Ramakrishna, importante mistico e guru indiano.

“L’acqua e la bolla ch’essa produce sono della stessa natura – la bolla nasce dall’acqua,
galleggia alla sua superficie e vi si risolve.
Così l’anima universale – Dio – e l’anima individuale – l’uomo – sono della medesima
essenza. La differenza è che l’una è piccola e limitata, l’altra infinita e illimitata:
l’uomo è dipendente, Dio è la libertà.”

Identità tra Sé individuale e Sé universale

L’individualità è una versione in miniatura della vita universale.

L’identità tra il Sé individuale e il Sé universale denota che l’essere umano nella sua essenza non è affatto un accidentale abitante di un universo misterioso e sconosciuto. Ha la stessa natura eterna e “creativa” della radice metafisica dell’esistenza. La stessa forza intelligente che è il fondamento dell’universo è il fondamento dell’anima dell’uomo. Alla sua fonte il Sé individuale contiene l’essenza di quello stesso Spirito divino origine della vita e ne condivide la completezza e la perfezione.

Atman o Pura Coscienza

L’atman che è pura Coscienza e Beatitudine, conferisce all’essenza dell’individualità una natura intelligente. E’ questa che anima il mondo della materia piuttosto che essere il suo prodotto, come si crede nelle teorie scientifiche attuali.

Immodificabile, eterna, infinita, la pura Coscienza risplende della luce della felicità e rappresenta la costante dietro ciò che appare e diviene nella complessità biopsichica.

La pura Coscienza in altre parole è il contesto che fa da sfondo ad ogni struttura, stato ed esperienza dell’individualità, non contaminata dal fluire di quest’ultima e trascendente ad essa.

Veda e upanisad

Premetto che quanto affermato finora è la grande saggezza che si deduce dalla lettura dei Veda, antichissima raccolta in sanscrito vedico di testi sacri dei popoli arii che invasero intorno al XX secolo a.C. l’India settentrionale. Da essi prende nome la più antica religione delle popolazioni arie dell’India (Vedismo), da cui successivamente si svilupperà l’Induismo.

Le Upaniṣad fungono da commentari o estensioni rispettivamente di ognuno dei quattro Veda  e ne costituiscono la parte conclusiva. In origine diverse migliaia, ne rimangono più di 200, benché‚ per tradizione, quelle più considerate siano 108.

Insieme ai Veda, ai Brāhmaṇa e agli Āraṇyaka rappresentano, secondo la tradizione induista, la cosiddetta Śruti ovvero la sapienza per come è stata rivelata dall’Assoluto ai loro mistici cantori indicati come ṛṣi i quali si sarebbero limitati alla sua trasmissione orale. Le Upaniṣad infatti non furono mai messe per iscritto ma sempre trasmesse per via orale solo a persone che erano autorizzate a riceverne gli insegnamenti. Nel 1656 per la prima volta il sultano musulmano Dara Shikoh ordinò la traduzione dal sanscrito al persiano di cinquanta di esse in forma scritta.

L’Atman nel cuore dell’Uomo

Come si legge nella Chandogya Upanisad, una delle Upaniṣad più antiche e ampie , l’Atman risiede nel cuore dell’uomo, la dimora della divina bellezza e la patria dell’Amore.

Questo mio sé situato nel cuore è più piccolo di un granello di riso, o di orzo, o di sesamo, o di miglio, o del nucleo di un grano di miglio. Questo mio sé, situato nel cuore, è più grande della terra, più grande dell’atmosfera, più grande del cielo, più grande di tutti i mondi.

Ciò che contiene tutte le opere, tutti i desideri, tutti gli odori, tutti i gusti, ciò che abbraccia tutto questo mondo, silenzioso, in stato di quiete, tutto ciò è questo mio Sé, situato nel cuore. Esso è il Brahman. In Esso entrerò lasciando questo mondo.

Brahman e Atman

La natura del Brahman è Sat-Cit-Ananda: lo Spirito Assoluto contiene tutto ciò che esiste, ha la natura della Coscienza e della Beatitudine.
Esistenza (Sat),  perchè l’Assoluto è la totalità delle forme e della loro sostanza, di cui la natura è una intrinseca parte.
Coscienza (Cit), perchè è l’intelligenza che è alla base dell’organizzazione cosmica e della sua armonia.
Beatitudine (Ananda), perchè è felicità senza oggetto e senza fine.

Nella composizione umana l’Atman è lo Spirito dell’uomo che ha la natura della pura Coscienza e Beatitudine. La pura Coscienza è il sostrato informale dell’individualià formale. Ci sono cinque guaine sovrapposte all’Atman come suoi involucri.

Le guaine sono fatte di: 1- cibo; 2- energia; 3-pensiero analitico; 4-intelletto intuitivo; 5- felicità.

I tre livelli dell’esistenza

I cinque involucri o guaine compongono tre livelli o corpi. Il livello  grossolano, quello sottile e quello causale.

Livello grossolano: dal punto di vista microcosmico riguarda il corpo fisico con i suoi cinque organi di senso, dal punto di vista macrocosmico riguarda la materia dell’universo e la totalità degli oggetti.

Livello sottile: dal punto di vista microcosmico rappresenta la mente nei suoi aspetti emotivi, razionali e intuitivi mentre dal punto di vista macrocosmico l’organizzazione intelligente dell’univeso, la vita psichica dell’esistenza universale.

Infine il livello causale comprende il reame dell’anima, gli archetipi universali, le forme platoniche, le potenziali virtù e qualità del Vero, del Bello e del Bene. Dal punto di vista macrocosmico il livello causale rappresenta l’Uno o Dio creatore, il principio della vita manifesta.

Il piano causale è la potenzialià delle indefinite espressioni della vita, il seme della manifestazione cosmica. A livello microcosmico l’anima contiene seminalmente tutti i poteri dell’individualità.

La psiche umana nella concezione vedantica

Nella concezione vedantica il concetto di psiche-anima è inclusivo delle parti trascendenti, cioè Anima e Spirito.

Nel concetto di Anima sono inclusi i modelli archetipici dell’inconscio collettivo, le forme pure della bellezza e della bontà, i semi latenti della creatività e della genialità, le virtù dell’Amore e della volontà che Assagioli attribuisce all’inconscio superiore. L’anima è la sede del Principio divino incarnato.

A livello macrocosmico l’Assoluto è lo Spirito puro, l’indifferenziata Coscienza, matrice del tutto. A livello microcosmico l’assoluto è l’Atman, lo Spirito individuale che riflette lo spirito universale.

Ogni livello include e trascende l’inferiore nel senso che ha qualità e attributi del livello inferiore e quelli suoi propri, più complessi e sofisticati.

Poiché i livelli bio-psico-spirituali del Sé sono interdipendenti e gerarchicamente ordinati, il livello superiore è dotato di potere di organizzazione sull’inferiore. Il livello superiore è strutturalmente più complesso e la sua azione sul livello inferiore utilizzerà funzioni di un ordine più intelligente e perfezionato.

Così il corpo è parte della mente che è parte dell’anima che è parte dello Spirito indivisibile che a sua volta è parte dello Spirito universale. Pertanto il corpo non è un’unità organica a sé stante come indicato dalla medicina meccanicistica ma è un sottosistema della mente da cui riceve l’influsso e da cui è regolato da una prospettiva strutturale più complessa.

individualità e personalità

L’individualità è distinta dalla personalità. La prima si riferisce all’intero sistema manifesto, composto da corpo, mente e anima. La seconda è inclusiva solo dei livelli corporeo-mentali inferiori ed esclude il livello intuitivo e animico. L’individualità è definita anche dagli aspetti universali e archetipici dell’anima, mentre la personalità è relativa agli aspetti definiti dal senso dell’io identificato con il corpo e la mente.

L’Io riflesso del Sé

L’io manifesto nello spazio-tempo incarna la personalità che è un riflesso dell’individualità totale, anch’essa manifesta e a sua volta riflesso dell’Atman non duale e immanifesto. L’io si definisce e si riconosce solo nell’ambito di forme fisiche e concettuali.

Pertanto l’Io è un soggetto fenomenico transitorio e in continuo cambiamento, e rappresenta soltanto l’apparenza di una realtà assoluta che ne costituisce il suo sfondo. Somma di tutte le immagini e rappresentazioni di un dato momento storico, l’Io è mutevole, arbitrario e irreale.

Tenue riflesso del Sé, l’Io è un soggetto immerso nel mondo della molteplicità, scisso dalla non dualità, immerso nell’ignoranza della sua reale natura, vittima dell’allucinazione della diversità e dell’impermanenza. L’identificazione con l’Io offusca e non consente di fare esperienza dell’Anima e dello Spirito e vela la natura ultima del Sé.

La mente a sua volta, i pensieri e i nuclei affettivi e istintuali della mente sono influenzati da quelle qualità sublimi e archetipiche dell’anima. L’anima può organizzare l’intelligenza secondo un ordine universale. Essa è connessa al Principio creatore della vita e da questo riceve l’influenza che trasmette alla mente.

L’anima è collegata allo Spirito informale e da esso riceve la sua trascendente compiutezza. Ciò che l’uomo sente e pensa riceve un influsso ordinatore da un’intelligenza universale che si esprime secondo le leggi del cosmo.

In pratica i sistemi corpo-mente-anima-spirito sono interconnessi. Il corpo è l’organo attraverso cui opera la mente, la mente è l’organo attraverso cui opera l’anima, l’anima è l’essenza superiore attraverso cui lo Spirito assoluto trasmette la sua assoluta perfezione.

La gerarchia dell’esistenza

La realtà appare sprigionarsi da un punto principale, attraverso diversi livelli, dove ognuno è meno perfetto, meno intelligente e meno evoluto del superiore, da cui dipende e a cui è collegato, ma al cui ordine contribuisce. In questo ordine stratificato che include la realtà immanente e trascendente nessun aspetto può essere separato dal resto, in quanto riceve principi di organizzazione da un ordine superiore da cui ha origine e alla cui organizazione collabora.

Da sempre rifiutata dalla scienza meccanicistica, questa gerarchia è divenuta compatibile con le moderne teorie della fisica quantistica, in particolare le teorie dei sistemi. Ma la saggezza vedica va oltre le teorie scientifiche affermando che la natura della realtà va oltre i sistemi composti di Energia  fino all’Assoluto, la cui natura è pura Coscienza.

La fisica si avvicina ai Veda

Il fisico David Bohm ha ipotizzato che dietro l’apparente molteplicità, oltre il tempo e lo spazio e il principio della causalità, esiste un sostrato sempre identico a se stesso che ha la natura della Coscienza.

Ad un livello profondo il reale è così strettamente unificato da non lasciare scoprire in sè dualità o modificazioni di oggetti, sostanze e forme.

Tutta la molteplicità è composta da parti di un organismo infinito e mirabilmente armonioso in cui ogni aspetto è accordato con gli altri.

Source:

Il Sè tranpersonale di Laura Boggio Gilot

Grazie all’autrice per aver permesso la visione online del suo lavoro.