L’Ovoide di Assagioli e l’uovo cosmico

L’ovoide di Assagioli

Qui a fianco il modello di psiche proposto da Roberto Assagioli, il famoso ovoide.

È diviso in tre parti: l’ inconscio inferiore(1), medio (2) e superiore (3).
Nel circolo centrale, il campo di coscienza (4): l’ Io è rappresentato dal punto al centro (5); al sommo del supercosciente c’ è una stella che rappresenta il  (6).

L’ osmosi, lo scambio di contenuti è indicato dalla linea interna punteggiata e non continua e da quella esterna che delimita, ma non separa, dall’ inconscio collettivo (7).

Anche la scelta della forma dell’uovo invece che del cerchio mi ha fatto pensare al collegamento con uovo cosmico Libro rosso di Jungsimboli più antichi e con le teorie fisiche contemporanee ad Assagioli. Interessante come simbologia anche il disegno nel Libro rosso di Carl Jung di un uovo cosmico all’interno del quale si trova un albero.

L’uovo cosmogonico

Nei miti, l’uovo cosmico rappresenta la creazione assoluta. L’uovo è una rappresentazione sacra iniziale, presente nelle cosmogonie di quasi tutti i popoli della terra. La nascita del mondo da un uovo cosmico è un’idea universalmente diffusa, che veniva appunto celebrata presso molte civiltà alla festa di equinozio primaverile, quando la natura rinasce e le ore di luce iniziano a dominare quelle del buio.

Il valore simbolico sta nella sua funzione, assicurare la permanenza della vita e della specie nella successione degli individui.

Simboli dell’uovo

L’uovo è senza spigoli e quindi senza principio né fine, da sempre considerato l’emblema della perfezione divina. E’ il seme primordiale, embrione e germe di vita di tutti gli esseri viventi.

Per gli egiziani l’uovo rappresentava il cosmo perché l’uovo porta con sé i quattro elementi che lo compongono, aria, terra, acqua e fuoco. Il guscio è la terra, il tuorlo il fuoco, l’albume l’acqua, l’aria ciò che li avvolge e li custodisce integri.

Nei “mandala” l’uovo è rappresentato come simbolo alchemico del “Tutto”.
Simbolo anche dell’inscindibile binomio “entropia” (universo soggetto al mutamento-distruzione) – “sintropia” (universo soggetto alla creazione-ricostruzione). Al centro c’è il fulcro e la fonte della sintropia.

L’uovo di Ildegarda di Bingen

La monaca benedettina tedesca Ildegarda di Bingen (1098-1179) è uno dei personaggi più significativi della storia medievale.  Ildegarda fu unica e irripetibile. Profetessa, mistica e donna di potere, visionaria, filosofa e donna di medicina, scienziata e poetessa, anticonformista,  aristocratica confidente di papa e imperatori e vicina al popolo.  Scrisse importanti opere di teologia, storia naturale e medicina e fu anche compositrice di musica – compresa una sinfonia. Nel Libro delle opere divine Ildegarda descrive una delle sue visioni, l’universo in forma di uovo. E poichè Uomo e Universo sono composti allo stesso modo, dagli elementi di base aria, acqua, fuoco e terra ne consegue che corpo e anima umani siano un microcosmo, che ripete in miniatura il progetto divino e il mondo naturale del macrocosmo.

Il Brahmanda

La prima idea di “cosmo a forma di uovo” proviene da alcune scritture sanscrite. Il termine sanscrito per questo è Brahmanda che deriva da due parole: “Brahma” che è l’Assoluto e “anda” che significa “uovo”.

Il Brahmanda, contenente l’intero universo, si espande da un singolo punto concentrato chiamato Bindu. Successivamente sarà destinato a collassare di nuovo. L’universo scorre infinitamente tra espansione e collasso totale.

La fisica si avvicina alla religione

Il fisico Alexander Friedmann

Il concetto è stato ripreso dalla scienza moderna negli anni ’30 ed esplorato dai teorici durante i due decenni successivi.

Il fisico russo Alexander Friedmann  dimostrò per la  prima volta che la teoria della relatività di Einstein ammetteva un universo non-statico. Egli postula un universo che si espande, si contrae e collassa e che potrebbe essere nato da una singolarità. Lo stesso Friedmann gettò le basi per la cosiddetta teoria del Big Bang.

Quando si parla della “singolarità”, in parole povere si intende che la  materia si è generata dal niente e che l’universo si è creato da se stesso. Un concetto difficile da capire logicamente ma oggi scientificamente accreditato anche da fisici del calibro di Stephen Hawking.

Il fisico Georges Lemaître

Pochi anni dopo anche Georges Lemaître, prete cattolico belga, astronomo e professore di fisica all’Università cattolica di Leuven, propose su basi teoriche che l’universo si stesse espandendo, cosa che fu confermata dall’osservazione subito dopo condotta da Edwin Hubble.

Lemaître propose anche quella che divenne nota come teoria del Big Bang dell’origine dell’universo, che chiamò “ipotesi dell’atomo primordiale” o dell”Uovo cosmico“.

Albert Einstein e la teoria della relatività

Einstein disse: “La massa si trasforma in energia” ed anche “L’energia si trasforma in massa”.

“L’energia è uguale alla massa moltiplicata per il quadrato della velocità della luce”.

Questi postulati dimostrano che la massa di tutti gli universi è eterna e immutabile. La materia scompare e riappare in un tipo di flusso e riflusso, attività e riposo, giorno e notte.

I mondi nascono, crescono, invecchiano e infine muoiono. Cessano di esistere come materia per diventare energia, e quando questa energia si cristallizza in massa, riemergono, rinascono di nuovo.

Ciò mi porta a pensare ad una analogia con il Sè e il corpo. L’universo si forma dall’esplosione di un nucleo centrale di energia,  una singolarità che dà forma alla materia. Un giorno l’universo si contrarrà e tutta la materia ritornerà al punto centrale. Così l’esplosione della Coscienza ha dato vita alla materia e al corpo. L’energia diventa massa nella nascita, e un giorno la massa ridiventerà energia con la morte.

Tutto è Coscienza ed Energia

L’Assoluto è pura coscienza immodificata e incausata ma il suo stesso essere stimola l’insorgere di un potere creativo che a sua volta è causa efficiente e materiale della manifestazione cosmica formale e informale.

Come l’acqua del mare si modifica in onda eppure rimane sempre mare, così la Coscienza assoluta si riflette nella molteplicità universale pur rimanendo invariata. Nonostante il mondo e l’esistenza appaiano muoversi e cambiare, la Coscienza rimane sempre la stessa ed è costante e abbraccia tutto ciò che diviene. Quelle che sembrano fasi di un processo di continua trasformazione sono tanti modi di apparire di una stessa e unica sostanza-energia sul grande schermo dell’Essere indiviso. Nulla si crea e nulla si distrugge ma tutto si trasforma, perchè Coscienza ed Energia sono eterni.